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Aboliamo il valore locativo

01.09.2025

Una riforma di equità e buon senso

Stimati proprietari fondiari del Grigioni Italiano

Il 28 settembre 2025 saremo chiamati a esprimerci su una riforma di grande importanza per tutti i pro-prietari di abitazioni in Svizzera: l’abolizione del “valore locativo”, una tassazione su un reddito inesi-stente che oggi grava ingiustamente su chi vive nella propria casa.

In Svizzera, chi possiede una casa di proprietà e vi abita deve pagare imposte su un reddito che non percepisce: il cosiddetto valore locativo. Si tratta di una cifra calcolata come se l’immobile fosse affitta-to, anche se in realtà non lo è. Questa somma viene considerata come reddito imponibile e tassata di conseguenza. È una pratica che penalizza le famiglie, i pensionati e chi ha fatto sacrifici per acqui-stare una casa, costringendoli a pagare per qualcosa di puramente teorico. Un sistema tanto comples-so quanto ingiusto, che premia chi è ancora indebitato e penalizza chi, con fatica, ha estinto i propri de-biti. Il 28 settembre 2025 avremo l’occasione di mettere fine a questa distorsione.

Il Parlamento federale, nel dicembre 2024, ha approvato una riforma che sarà sottoposta a referendum popolare e cantonale. Essa contiene:

  • Abolizione del valore locativo per la residenza principale e, in parte, anche per le seconde case.
  • Eliminazione o forte limitazione di alcune deduzioni fiscali:
    • Niente più deduzioni per le spese di manutenzione ordinaria della prima casa.
    • Limitazioni per la deducibilità degli interessi ipotecari.
    • Mantenimento delle deduzioni per opere di risparmio energetico e protezione del patrimonio edili-zio, se previste dal Cantone o dalla Confederazione.
  • Incentivi ai primi acquirenti: nei primi dieci anni dall’acquisto della casa principale, sarà possibile beneficiare di deduzioni agevolate.
  • Libertà ai Cantoni di introdurre, se lo ritengono opportuno, una tassa sulle seconde case per com-pensare eventuali riduzioni di gettito.

Questa riforma è una risposta concreta a un sistema fiscale che, da decenni, è fonte di disuguaglianze e di frustrazione per i contribuenti. Ecco i principali motivi per sostenerla:

  • Equità fiscale: Il valore locativo tassa un reddito inesistente. La sua abolizione ristabilisce un princi-pio elementare: si pagano imposte solo su ciò che si guadagna davvero.
  • Maggiore responsabilità personale: Chi ha finito di pagare il mutuo non deve più essere penalizza-to. Oggi, paradossalmente, chi mantiene un’ipoteca può dedurre gli interessi e pagare meno imposte di chi è finanziariamente virtuoso.
  • Benefici per i redditi medio-bassi: I dati dell’Amministrazione federale mostrano che l’impatto positi-vo sarà maggiore proprio per le famiglie con redditi più modesti, che vedranno ridursi un onere fiscale sproporzionato.
  • Impatto minimo sulle finanze pubbliche: Le eventuali perdite per Confederazione, Cantoni e Co-muni sarebbero al massimo dello 0,6% del bilancio federale.
  • Semplificazione e trasparenza: Eliminare il valore locativo significa anche rendere il sistema più comprensibile e ridurre la burocrazia.

Ogni riforma importante genera dubbi e obiezioni. Ecco le più frequenti e perché non trovano conferma:

  • “Favorisce i più ricchi”: Falso. La riforma elimina un’imposizione ingiusta che colpisce soprattutto i redditi medio-bassi. Inoltre, le detrazioni fiscali verranno ridotte, bilanciando il sistema.
  • “Lo Stato perderà troppe entrate”: Esagerato. La perdita massima stimata è dello 0,6% del budget federale. E i Cantoni possono compensare con una tassa sulle seconde case.
  • “Danneggerà il settore edilizio”: Non è vero. La manutenzione resta comunque conveniente per preservare il valore dell’immobile, e gli incentivi per interventi energetici rimangono. In più, con più li-quidità disponibile, i proprietari potranno investire di più.

Il 28 settembre 2025 non voteremo solo una modifica tecnica al sistema fiscale. Voteremo per abolire un’imposta anacronistica e ingiusta, per rendere il sistema più equo, per premiare la responsabilità e per semplificare la vita dei cittadini. Confidiamo nel vostro sostegno a questa riforma di equità e buon senso.

In conclusione, permetteteci una breve nota di servizio. Nell’ottica di migliorare e rendere ancora più effi-ciente la nostra comunicazione con voi, vi invitiamo cortesemente a farci pervenire il vostro indirizzo ag-giornato (comprendente l’indirizzo di posta elettronica e un recapito telefonico). Questo ci permetterà di stabilire un contatto diretto e più personale, inviare comunicazioni in modo più rapido ed efficiente, risparmiare tempo e risorse e garantirvi un servizio più tempestivo e puntuale.

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Contiamo sulla vostra preziosa partecipazione per far crescere la nostra Associazione. Grazie di cuore!

Distinti saluti
APF-HEV Grigioni Italiano
Francesco Zanetti, presidente
Giorgio Bondolfi, direttor